"Lavorare per crescere nelle organizzazioni", la mappa di La Barbera per costruirsi una carriera
“Faber est suae quisque fortunae. Ognuno è artefice del suo destino”, questa frase ben si presta a descrivere l’idea alla base del libro di Luca La Barbera, ‘Lavorare per crescere nelle organizzazioni. Costruire il successo un passo alla volta‘, edito da Franco Angeli, con prefazione di Sebastiano Zanolli, e che verrà presentato lunedì 18 marzo alla libreria Italy Post di Padova dall’autore insieme a Luca Vignaga, amministratore delegato di Marzotto Lab, e Martina Gianecchini, professoressa ordinaria di Gestione delle risorse umane presso l’Università degli Studi di Padova.
La Barbera parte proprio dallo spunto che ciascuno di noi è responsabile in prima persona di disegnare un percorso professionale tagliato sulle proprie esigenze, passioni, inclinazioni. Non si può rimanere inerti ad aspettare che arrivi sempre qualcun altro ad occuparsi della propria carriera: il capo, l’azienda, l’università, il recruiter. Un po’ come un vestito sartoriale, anche il percorso professionale va disegnato in modo proattivo, con attenzione e strategia.
Una linea spezzata
A volte si pensa alla carriera come una linea retta continua, che inizia quando sta terminando il percorso di studi e si comincia ad ipotizzare cosa fare da grandi, e poi continua fino al giorno in cui si arriva alla pensione, per i più fortunati, o alla fine della propria vita lavorativa. In realtà, nella prospettiva offerta dal libro, più che una retta, ciascun percorso è invece una sorta di linea spezzata, in cui ogni segmento è rappresentato da una fase: una nuova azienda, un nuovo ruolo, un diverso capo, il passaggio dal gestire dei singoli problemi al gestire un team.
Sono tutte fasi che non si possono affrontare con la stessa mentalità, ma che vanno progettate ed affrontate con metodo. La Barbera vuole fornire questo metodo, come un insieme ordinato di passaggi che ogni volta consentono di orientarsi e stabilire consapevolmente la strategia con cui si vuole affrontare il lavoro.
Un nuovo punto di osservazione
L’autore si rivolge alla persona, all’individuo, ma anche all’azienda come istituzione, e in particolar modo alle persone che lavorano in azienda (nelle risorse umane, nell’area organizzazione, o comunque a chiunque abbia la responsabilità di un team), offrendo una prospettiva onesta e chiara dal punto di vista dell’individuo. Come a voler spostare il punto di osservazione dall’azienda, seduta da una parte del tavolo con le proprie persone schierate di fronte, dalla parte opposta, portandola a sedersi dalla stessa parte del tavolo a guardare la stessa realtà, dallo stesso punto di vista. Si possono avere delle prospettive interessanti, quando si sposta il punto di osservazione. E spesso anche alle aziende è utile.
Tutto parte dall’esperienza personale di La Barbera attraverso organizzazioni di forma, cultura e dimensioni diverse e dall’idea per cui ogni volta che si affronta una nuova fase lavorativa, si fa leva sulle stesse qualità che hanno consentito di avere successo in passato. Però non sempre funziona. A volte le regole del gioco sono diverse e i concorrenti hanno un altro spirito. Bisogna saper interpretare il contesto e adattarsi per avere successo. Il libro offre una mappa, un percorso mentale, un filo logico per orientarsi in ciascuna fase del proprio percorso. Pur partendo da una prospettiva in parte autobiografica, si sviluppa come un saggio che offre il metodo per affrontare il percorso professionale da protagonisti della propria storia, con serietà, ma anche con un pizzico di ironia e spregiudicatezza.
La narrazione e l’analisi si completano con schemi logici, tavole ed esercizi concreti, tipici delle grandi aziende di consulenza, dove spesso un’idea per affermarsi deve stare in una slide, altrimenti non esiste. Quest’attitudine dell’autore a costruire degli schemi mentali, delle mappe di ragionamento, a dare forma precisa e regolare alle idee, aiuta a disegnare il percorso logico su cui guidare chi legge ad applicare il metodo in funzione del momento lavorativo che stanno vivendo. Ad esempio, in uno degli schemi, c’è una mappa per disegnare il ‘colloquio con il proprio capo’.
Avere le idee chiare: un vantaggio competitivo
È un momento cruciale di un percorso professionale. In alcune aziende, è periodico e istituzionalizzato. In altre, avviene solo quando qualcuno decide di andarsene. E sta al singolo farlo succedere al momento e nel modo giusto. La Barbera ci responsabilizza nella schematizzazione di una strategia, nella creazione del percorso, nel far succedere ciò che ci aspettiamo: con che stato d’animo si affronta un colloquio, che messaggio si vuole passare, con che tono, con quali risposte si desidera lasciare la stanza? A volte, soprattutto quando ci si trova di fronte ad una persona che non ha fatto lo stesso esercizio, avere le idee chiare è un vantaggio competitivo non indifferente. Perché anche condurre una discussione ottenendo risposte concrete e non promesse vaghe si trasforma in un risultato, una bella soddisfazione.
Le interviste
Infine, il libro ospita anche ‘voci’ diverse da quella dell’autore. Quattro interviste a professionisti che ricoprono ruoli apicali: un CEO (Luca Vignaga), una HR Director (Sonia Malaspina), un Direttore Commerciale (Michele Galetto) e una Finance Director (Laura Emma Greco), in aziende tra loro diverse, per dimensione e settore: alimentare (Danone), moda (Kiton), tessile (Marzotto Lab) e telecomunicazioni (Vodafone). Con loro l’autore discute, in modo che il suo punto di vista venga messo in prospettiva, confermato oppure, perché no, messo in discussione, da persone che hanno fatto percorsi tra loro differenti. Quattro interviste stimolanti, che peraltro consentono di approcciare il libro non per forza alla maniera classica, dalla prima all’ultima pagina, ma anche saltando dalla narrativa al dialogo e viceversa, a seconda del mood e del momento del lettore.