Mercato del lavoro italiano, prospettive di assunzione in crescita per il quarto trimestre

Ci sono buone prospettive per le assunzioni nel mercato del lavoro italiano nel 2024 secondo il “ManpowerGroup Employment Survey”. Dalla ricerca, che ha coinvolto più di 40 mila aziende provenienti da 41 paesi e territori, emerge che per il quarto trimestre dell’anno il mercato del lavoro italiano vede aumentare le prospettive d’assunzione del 19%. Si tratta del sedicesimo trimestre consecutivo concluso positivamente.

I segnali di fiducia

Tutti i settori economici stanno mostrando segnali di fiducia, con previsioni particolarmente positive per i comparti IT, finanziario, immobiliare ed energetico. Il Nord Est si distingue per le aspettative più elevate, ma anche nel resto d’Italia si percepisce un miglioramento del mercato del lavoro. Tra le caratteristiche principali delle aziende, a influire sono le dimensioni: più l’azienda è grande, maggiori saranno le opportunità di ottenere un contratto.

Per quanto riguarda la gestione dei talenti, oltre un terzo delle imprese adotta politiche volte a migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro, aggiornare le tecnologie e ridurre lo stress. Solo il 13% delle aziende non ha implementato iniziative in questo senso. Inoltre, quasi la metà delle imprese ha politiche di inclusione rivolte alle persone LGBTQI+.

IT in testa, seguono finanza ed energia

Il settore dell’Information Technology si conferma come il più dinamico, con un aumento del 41% delle previsioni di assunzione al netto degli aggiustamenti stagionali. Anche i comparti finanza, assicurazioni e immobiliare mostrano stime positive con un +31%, seguiti da energia e utilities (+28%) e telecomunicazioni e servizi (+25%), che includono media, editoria e intrattenimento.

Buone anche le prospettive per beni di consumo e servizi che racchiudono commercio, ospitalità e ristorazione, con una crescita del 21%. Completano il quadro industria e materiali al +17%, trasporti, logistica e automotive poco al di sotto con un +16% e infine sanità, biotecnologie e farmaceutica con una previsione del +4%. Per le assunzioni della pubblica amministrazione e del no-profit, invece, l’aumento è del 9%.

La distribuzione territoriale premia il Nord Est

In tutta Italia si registra un clima di ottimismo per il prossimo trimestre, con previsioni di crescita a due cifre nelle assunzioni in tutte le principali aree del Paese, in miglioramento rispetto ai già positivi risultati del trimestre precedente. Le prospettive più favorevoli si riscontrano nel Nord Est, con un incremento previsto del 28%, seguito dal Nord Ovest con un +21%, il Sud e le Isole con un +17%, e il Centro con un +16%.

Key factors aziendali

Le previsioni per il quarto trimestre dell’anno mostrano una chiara correlazione tra la dimensione aziendale e la propensione alle assunzioni: le organizzazioni con più di 5.000 dipendenti registrano un aumento del 31%, seguite da quelle con 1.000-5.000 dipendenti (+29%), 250-1.000 (+27%), medie imprese con 50-250 dipendenti (+21%), piccole imprese con 10-50 dipendenti (+16%) e microimprese con meno di 10 dipendenti (+8%).

Parallelamente, le imprese italiane si trovano ad affrontare crescenti difficoltà nel reperire candidati con le competenze adeguate, intensificando le iniziative per trattenere i propri dipendenti. Secondo il report di ManpowerGroup, le aziende puntano soprattutto sul miglioramento del work-life balance (37%), sull’aggiornamento tecnologico (37%) e su misure per ridurre lo stress (33%). Solo il 13% non implementa alcuna iniziativa di retention.

Cresce anche l’impegno verso l’inclusione delle minoranze LGBTQI+: il 45% delle aziende ha già attivato iniziative in tal senso, con il 17% che segnala un cambiamento significativo nella cultura aziendale e l’8% che si considera leader nell’inclusione LGBTQI+. Un ulteriore 23% sta pianificando politiche future, mentre il 19% non ha strategie formali ma si affida alla sensibilità del proprio personale.

Tra le azioni più diffuse, il 54% delle aziende promuove l’uso di un linguaggio inclusivo e politiche di non discriminazione verso identità di genere e orientamento sessuale, il 51% organizza formazione sulla diversità e il 48% adotta politiche di assunzione per favorire una maggiore diversità. Il 46% sostiene la creazione di gruppi di supporto per i dipendenti con diverse identità di genere e orientamenti sessuali.

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