Flessibile, adattabile, bilanciato. Il lavoro secondo Nestlé. L'ufficio diventa una risorsa complementare
FAB, ovvero flessibile, adattabile e bilanciato. Sono le tre parole chiave del nuovo modello di lavoro avviato da Nestlé in Italia. Per la multinazionale l’ufficio diventa ‘una risorsa complementare al lavoro da remoto, rappresentando la sede ideale per attività di co-progettazione, condivisione, collaborazione, socializzazione e team building’.
Le esigenze di ciascuno contano
Un cambiamento non da poco per una realtà delle dimensioni di Nestlè che, almeno in Italia, intende tenere nel massimo conto le esigenze dei singoli dipendenti. “Nell’attuale contesto in continua evoluzione”, si legge in una nota della multinazionale, “anche le esigenze di ognuno evolvono e si modificano altrettanto velocemente impattando sul mondo del lavoro, ormai ben diverso rispetto a quello di qualche anno fa. In questo scenario, il Gruppo Nestlè in Italia ha disegnato un nuovo modello lavorativo tenendo conto delle nuove necessità e dei suggerimenti delle persone che lavorano per il Gruppo”.
Un nuovo modello per superare lo smart working
Da questo dialogo e tenendo in considerazione le esigenze di tutti, il Gruppo Nestlè ha introdotto il Fab Working (acronimo di Flessibile, Adattabile e Bilanciato), già testato nel 2022 e che ha preso definitivamente piede a partire dall’inizio di quest’anno, superando il concetto di smart working. Il Fab Working è un modello estremamente flessibile, che viene disegnato da ogni singolo gruppo di lavoro valutando i compiti e la tipologia di attività da svolgere e che può essere eventualmente ripensato di volta in volta in base alle esigenze.
Contano i risultati
Il nuovo modello valorizza, quindi, la cultura della performance e del lavoro per obiettivi, dando sempre maggiore importanza alla prestazione lavorativa di ognuno. Il Gruppo reinterpreta così il modo di lavorare adattandolo alle necessità sia dei lavoratori che dell’azienda stessa. Il Fab Working consente, infatti, all’azienda di coniugare lavoro di squadra e individuale, concentrazione e interazione, autonomia e responsabilizzazione sui risultati. Questo nuovo modello lavorativo risulta essere molto apprezzato all’interno dell’azienda, da quanto emerge da una prima indagine interna secondo la quale per l’80 per cento dei rispondenti il Fab contribuisce a creare un ambiente caratterizzato da maggiore fiducia e autonomia. La popolazione più giovane (20-29 anni) e le donne manifestano la maggiore soddisfazione ritenendo che il Fab possa impattare positivamente sul loro benessere grazie a un migliore work-life balance.
Novità introdotte in accordo con sindacati e lavoratori
Il Fab Working è regolamentato da un accordo sottoscritto il 18 marzo dello scorso anno dall’azienda con le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil. L’accordo sindacale, tra l’altro, garantisce il diritto alla disconnessione e stabilisce norme di comportamento specifiche, a tutela della salute e della sicurezza delle persone che operano da remoto. In tal modo, il modello lavorativo ibrido consolidatosi nell’esperienza del Fab Working potrà proseguire ed essere applicato anche dopo la fine dello Smart Working semplificato, prorogato dalla legge sino a dicembre dello scorso anno. Il nuovo modello si affianca a un ampio piano di welfare aziendale che mette al centro le persone Nestlé e le loro esigenze, nella convinzione che un ambiente di lavoro sereno e un corretto bilanciamento tra vita privata e lavorativa possano facilitare il coinvolgimento dei dipendenti negli obiettivi aziendali.