Accessibilità e inclusione: il futuro sostenibile del business

Già da tempo molte aziende hanno abbracciato in modo concreto e attivo i principi di sostenibilità ESG (ambientale, sociale e di governance), consapevoli dell’importanza del proprio ruolo nel costruire un futuro migliore per tutti. Sul piano sociale, un tema di grande rilievo è quello della Diversità ed Inclusione, divenuto in diversi casi un vero e proprio pilastro della strategia di business, con impatti positivi a livello etico, culturale ed economico. L’impegno delle organizzazioni in questo ambito è diventata una priorità anche per i consumatori: secondo il Diversity Brand Index 2023 in Italia il 69% della popolazione è maggiormente propensa verso i brand più inclusivi, addirittura 7 persone su 10 consigliano questi brand, con un incremento sul fatturato del 21%.

L’approccio inclusivo dei brand, orientati a garantire il coinvolgimento di tutte le persone nella massima misura possibile, si sta rivolgendo sempre più verso il mondo dell’accessibilità digitale e non solo, con l’obiettivo di offrire esperienze equivalenti anche a individui con disabilità fisiche, motorie e cognitive, che nel nostro Paese, secondo i dati Istat, sono quasi 13 milioni, di cui oltre 3 milioni in condizioni gravi.

La spinta dei business verso la progettazione di prodotti e servizi accessibili è determinata da diversi fattori, tra cui:

  • dovere sociale: rendere il mondo un posto più equo e inclusivo è una responsabilità collettiva e le organizzazioni sono chiamate a fare la propria parte, con beneficio per tutti, in quanto garantire l’accessibilità di un prodotto o servizio significa incrementare l’usabilità e il livello di soddisfazione di ogni tipologia di utente;
  • beneficio economico: un’esperienza accessibile è gradevole e facile da fruire con conseguente incremento della reputazione di marca, uso autonomo dei prodotti e riduzione di costi e tempi di assistenza;
  • obbligo normativo: esiste uno standard di accessibilità internazionale, recepito in Italia dalla Legge Stanca (L. 4/2004) con riferimento agli enti della Pubblica Amministrazione. Il nuovo D. Lgs. 82/2022 ha esteso l’obbligo di conformità anche alle aziende private (con un fatturato superiore a 500 milioni di euro negli ultimi 3 anni), che devono allinearsi ai requisiti condivisi di accessibilità.

Un case study potente su come un brand possa fare dell’accessibilità il cavallo di battaglia della propria innovazione di prodotto e strategia comunicativa di Diversità ed Inclusione arriva da Apple, che ha dimostrato ancora una volta la sua leadership. In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, ha lanciato negli ultimi due anni degli spot sorprendenti.

Nel 2022, ha pubblicato la campagna ‘The Greatest’ che, con un tono di voce emozionale e coinvolgente, ci trasporta nella routine quotidiana di persone con disabilità, mostrando come possano essere d’aiuto le nuove funzioni di accessibilità dei dispositivi della Mela tra cui Door Detection, per aiutare le persone cieche o ipovedenti ad orientarsi tra porte, oggetti e persone, Sound Recognition, che avvisa le persone sorde o con problemi di udito di una serie di suoni su Apple Watch, come quello di un campanello, e Voice Control, che consente di interagire con i device con la sola voce.

Di recente, a dicembre 2023, Apple ha lanciato con il toccante film ‘The Lost Voice’ la nuova funzione Personal Voice, tramite cui gli utenti a rischio di perdita della parola possono creare una loro voce, seguendo una serie di istruzioni di testo per catturare 15 minuti di audio.

La disabilità è uno stato non solo permanente ma anche temporaneo, che in alcune fasi della vita può riguardare ciascuno di noi: basti pensare alle difficoltà nei movimenti quando si ha un braccio rotto o a quelle nella lettura quando si invecchia.

È una condizione che può essere difficile, ma non deve impedire alle persone di vivere la propria vita pienamente, realizzando i propri desideri e contribuendo in modo prezioso alla società. Come afferma Robert Michael Hensel, poeta, scrittore e figura di spicco nella disability community: “Ho scelto di non aggiungere ‘dis-‘ alle mie abilità”. La disabilità è un limite solo se glielo permettiamo.

 

Cover pic: Screenshot from the video “The Greatest” by Apple

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