Il benessere in azienda non è più un optional: EFI in tour a Milano, Bologna e Treviso

Esiste un legame tra produttività e capacità di gestire situazioni stressanti? C’è una relazione tra buona gestione dell’ansia e la meditazione? La risposta a queste domande è sì. Per analizzare e condividere quali siano le strategie migliori per favorire il benessere delle risorse, EFI Ecosistema Formazione Italia sta promuovendo un tour, di cui GoodJob! è media partner, per condividere le best practice per prendersi cura delle persone in azienda. Sono tre gli appuntamenti nelle città di Milano (lunedì 17 febbraio), Bologna (martedì 18 febbraio) e Treviso (mercoledì 19 febbraio).

“In un mondo del lavoro in continua evoluzione – spiega Kevin Giorgis, presidente di EFI Ecosistema Formazione Italia – il benessere delle persone ha un ruolo cruciale, che non può essere sottovalutato perché incide direttamente sulle perfomance e quindi sul business. Creare un ambiente di lavoro positivo, indispensabile anche in ottica di talent attraction e retention, non è soltanto una scelta etica, ma una strategia vincente per migliorare la produttività e la competitività. E proprio per promuovere questa cultura del benessere in azienda, da metà febbraio toccheremo alcune delle città più importanti in Italia, insieme a partner d’eccezione come Great Place to Work, Randstad, Radical HR, OMM, Awair, per condividere strategie e idee che possano aiutare le imprese a creare un ambiente di lavoro sano e dal quale le persone non vogliono fuggire”.

Le ricerche sulle nuove aspettative legate al lavoro

I talenti di oggi si aspettano che il lavoro sia allineato ai loro valori, alle loro ambizioni e alle circostanze di vita. Lo conferma anche il Randstad Workmonitor 2025, l’indagine annuale che monitora l’atteggiamento dei lavoratori verso il lavoro e le trasformazioni che il mercato del lavoro richiede, condotta in 35 Paesi su un campione di circa 26.800 intervistati, 756 dei quali solo in Italia. L’87% degli intervistati non è disposto a tollerare un lavoro non compatibile con il piacere di vivere. Il 60% dei rispondenti, poi, ha dichiarato che cercherebbe una nuova occupazione se si sentisse inascoltato dal proprio datore di lavoro, mentre il 57% sarebbe disposto a sacrificare il proprio posto di lavoro se vissuto con disagio.

Dai dati elaborati nell’indagine European Workforce Study di Great Place to Work, condotta tra 25mila collaboratori rappresentativi di 19 paesi europei, emerge che il nostro paese è all’ultimo posto (dietro a Cipro, Polonia e Grecia) in termini di soddisfazione dei collaboratori: solo il 43% dei dipendenti italiani, infatti, considera il proprio ambiente di lavoro come ottimo, contro una media europea che si attesta al 59%. Fanno eccezione i paesi come Danimarca, Norvegia e Svezia i cui livelli di soddisfazione superano anche il 70%.

Il legame tra benessere e performance aziendale

Le ricerche parlano chiaro: un ambiente di lavoro positivo incide direttamente sulla performance. Secondo la ricerca Future of Work Trends 2024, realizzata dall’Osservatorio sul futuro del lavoro di RADICAL HR, le aziende che investono sul benessere ottengono un incremento fino al 25% della produttività e una maggiore innovazione. Eppure, il 50% dei lavoratori europei si sente sottovalutato e solo il 42% ritiene che la propria azienda supporti realmente il benessere (European Workforce Report 2025).

“Negli ultimi tempi – aggiunge Stefano Marchese, vicepresidente di EFI Ecosistema Formazione Italia – la scala valoriale dei lavoratori è completamente cambiata: lo stipendio, che naturalmente rappresenta un aspetto determinante, da solo non è più sufficiente per tenere alto il morale dei lavoratori, ingaggiarli e tenerli a bordo. Le persone, oggi, desiderano sentirsi apprezzate, ascoltate e supportate. Dovremmo imparare da paesi come Olanda, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Svezia e Svizzera, che sono modelli di riferimento in termini di cultura aziendale, e intervenire concretamente, anche in Italia, implementando azioni e programmi che possano davvero migliorare l’ambiente di lavoro e la soddisfazione dei lavoratori. Il 3 e 4 aprile, a Roma, in occasione dell’Innovation Training Summit avremo l’occasione di ragionare e confrontarci anche su questi aspetti ormai decisivi per le aziende”.

“Un ambiente di lavoro positivo – afferma Fabio Cutrera, CEO di OMM Business – migliora la motivazione, la produttività e la soddisfazione all’interno delle organizzazioni. Questi incontri offrono ai partecipanti un’occasione unica per scoprire strategie efficaci e applicabili al contesto aziendale ed esplorano come il benessere personale influisce sulla performance lavorativa, oggi elemento imprescindibile all’interno delle organizzazioni che vogliano essere efficaci ed efficienti in un mercato sempre più stressante e competitivo”.

Le 4 leve del benessere organizzativo

Ambiente inclusivo, equilibrio vita professionale – vita privata, ascolto attivo e formazione: le quattro leve identificati da EFI, per favorire il benessere in azienda e fuori:

  1. Promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e collaborativo: creare un’atmosfera in cui ogni dipendente si senta valorizzato e rispettato è fondamentale. Ciò include la promozione della diversità e dell’inclusione, incoraggiando la socializzazione tra colleghi e facilitando attività di team building che rafforzino le relazioni interpersonali.
  2. Bilanciamento vita professionale – vita privata: implementare politiche flessibili che consentano alle persone di gestire meglio il proprio tempo tra lavoro e vita privata, come ad esempio lavoro da remoto, orari flessibili o programmi di benessere.
  3. Ascolto attivo: stabilire canali di comunicazione aperti e trasparenti in cui tutti possano esprimere le proprie preoccupazioni o i propri suggerimenti. È essenziale che i manager prendano in considerazione i feedback ricevuti e agiscano di conseguenza, dimostrando un interesse reale per la soddisfazione dei dipendenti.
  4. Investimento nella formazione e nello sviluppo professionale: offrire opportunità di formazione continua e sviluppo professionale è vitale per il benessere dei dipendenti. Questi programmi non solo aumentano le competenze e la motivazione, ma dimostrano anche quanto l’azienda tenga alla crescita personale e professionale e investa sulle persone.

“Fino a qualche tempo fa – dichiarano Paola Cernò e Francesco Tomba di Awair, società che si occupa di Talent Management con servizi di Assessment e Development – i concetti di work-life balance e di work-life integration viaggiavano su binari paralleli. Oggi, però, il paradigma è cambiato: il benessere delle persone in azienda passa attraverso l’affermazione della propria identità e della propria sensibilità. Questo significa aver la possibilità di portare in azienda la migliore versione di sé, ed essere visti, ascoltati e apprezzati nella propria unicità. Non basta più svolgere bene le mansioni del proprio ruolo e raggiungere i risultati attesi per sentirsi felici sul posto di lavoro, ma è altrettanto indispensabile una piena realizzazione della persona all’interno dell’organizzazione in un ambiente in cui tutti possano crescere”.

La partecipazione alle giornate è gratuita previa iscrizione sul sito https://efi-italia.it/efi-in-tour, dove si possono trovare maggiori informazioni su EFI in Tour_Benessere in azienda.

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