Come cambia la leadership nell'era digitale
Il concetto di leadership in un’azienda è fondamentale, essendo uno degli elementi più importanti che guida il rapporto tra gli individui all’interno dell’organizzazione. Ci troviamo di fronte a un cambiamento significativo: se a mutare sono la cultura del lavoro e le priorità dei dipendenti, diventa necessario anche ripensare i modelli di leadership che hanno sempre orientato le imprese e i loro vertici.
La figura del leader tipicamente autoritario che attua uno stretto controllo su tutti i dipendenti oggi non è più sostenibile, perché si scontra con i nuovi paradigmi di un mondo guidato dall’innovazione tecnologica, dalle crisi globali e dal mutamento nelle dinamiche lavorative. In un White Paper realizzato da Buono&Partners, EggUp e Yourgroup vengono messe in luce le nuove caratteristiche dei leader di successo, con una maggiore attenzione verso le soft skills e, in generale, un approccio più empatico e collaborativo. Per approfondire il tema, il documento è scaricabile nel sito di Buono&Partners.
Ripensare la leadership
Come accennato, spesso la leadership è associata all’autorità. Questa tipologia di leadership è stata a lungo predominante negli anni ‘80 e ‘90, in particolare nei settori della finanza e della consulenza strategica.
In questo contesto lavorativo, le decisioni venivano imposte dai vertici a capo di un sistema rigido e gerarchizzato. Oggi, quel modello, non solo sembra essere superato come mentalità, ma non è più sostenibile neanche in termini di performance.
La pandemia ha cambiato il nostro modo di lavorare, mentre l’intelligenza artificiale sta investendo interi settori con cambiamenti significativi per l’intero capitale umano. Anche la transizione green e digitale non è più un’opzione, ma una necessità, unita a un contesto geopolitico e sociale che evidenzia le fragilità di un mondo sì interconnesso, ma anche facile da “scollegare”. Inoltre, a cambiare, sono le esigenze espresse dai più giovani (la cosiddetta Generazione Z) nei confronti del mondo del lavoro.
L’identikit del nuovo leader di successo
Cambiare il concetto di leadership diventa quindi una necessità, ma quali sono le nuove competenze di un leader di successo oggi?
Come prima cosa, lasciarsi alle spalle il passato. In un mondo dove i cambiamenti e le incertezze aumentano, autorità e controllo eccessivi diventano nocivi per il benessere dei dipendenti. Alla leadership, oggi, è richiesto di investire sulle soft skills per concentrarsi su agilità, empatia e inclusività. Vediamo alcuni esempi.
Viene richiesta una grande intelligenza emotiva, ossia la capacità di gestire e interpretare le emozioni, sia personali che dei propri collaboratori. A questo si collega strettamente l’empatia, che diventa una qualità imprescindibile: se il benessere dei dipendenti oggi è un tema centrale, un leader capace di cogliere queste sfumature permette di supportare e valorizzare i propri collaboratori, a vantaggio di tutto il sistema azienda e della sua produttività.
Completano il quadro l’agilità cognitiva, ovvero la capacità di adattarsi velocemente ai cambiamenti, mettendosi in discussione e aggiustando la strategia quando necessario, la capacità di collaborazione e relazione e infine la resilienza, accettando le critiche e gli errori senza esserne sopraffatti. Ultima caratteristica, non sentirsi “arrivati”: essere un leader significa anche crescere come tale, accettando i consigli e imparando da tutti, inclusi i propri collaboratori.
Cambiare obiettivo: dal profitto al purpose
Nel vecchio modello di leadership, il profitto era, nella maggior parte dei casi, il driver più rilevante per ogni attività aziendale.
Nella leadership del futuro, il focus si sposta sul “purpose” ovvero sulla motivazione finale per cui le persone scelgono di investire in una determinata attività. Un aspetto che va sempre più di pari passo con le politiche ESG, ovvero con l’impatto che l’azienda genera con le proprie attività sull’ambiente e sulla comunità.
Il purpose dev’essere, quindi, integrato in ogni fase del business. Le sfide attuali richiedono una leadership radicalmente diversa, che non si limiti a decidere, ma faciliti il cambiamento e gestisca la complessità. I leader devono essere visionari e resilienti, in grado di guidare con umiltà e ispirazione, capaci di adattarsi e coinvolgere, poiché il potere risiede nell’abilità di costruire relazioni e promuovere innovazione.