Costanza Ghelfi: la mia vita a Maiorca lavorando nel digital marketing
Otto anni fa ha fatto le valigie, direzione Maiorca. Non una vacanza, ma un viaggio con un biglietto di sola andata. Un cambio di vita per Costanza Ghelfi, a guidarla non il sogno romantico di aprire un “chiosco in riva al mare”, ma un progetto che negli anni successivi l’ha portata a sviluppare un’applicazione per il digital marketing basata sul AI e a diventare coordinatrice della divisione locale di Making Science, società internazionale specializzata nell’accelerazione digitale.
In occasione della giornata internazionale dedicata alle donne e ragazze nella scienza, la storia di Ghelfi è la storia di una giovane imprenditrice che ha saputo disegnare un percorso di successo in un ambito – quello tech – dove le donne sono ancora mosche bianche.
La strada da fare, e non solo nel settore IT, è ancora lunga, ma non mancano i segnali di luce: secondo il report ‘Le sfide del 2023, tra crisi energetica e guerra nel cuore d’Europa’, presentato nei giorni scorsi dall’ufficio studi Confartigianato in occasione della Convention Movimento Donne Impresa, l’Italia è al numero uno in Ue per numero di imprenditrici e lavoratrici autonome e sono 1 milione e 342 mila le imprese femminili registrate, in lieve crescita rispetto al 2019 nonostante la crisi in atto. L’altro lato della medaglia è però rappresentato dal tasso di occupazione delle donne fra i 25 e i 49 anni con figli a carico, che resta il più basso in Europa.
Abbiamo chiesto a Costanza di raccontarci parte della sua esperienza.
Come è arrivata a Maiorca?
Lavoravo nel campo del digital marketing a Milano, il mio lavoro mi appassionava, ma ero stanca dei ritmi imposti dalla vita milanese. Anche se sono nata a Parma, da sempre ho sognato di vivere vicino al mare. Così nel 2015 ho chiesto all’azienda per cui lavoravo di poter lavorare in smart working 5 su giorni su 5 per aver la possibilità di scegliere il posto in cui vivere. Temevo che la mia richiesta sarebbe stata considerata folle invece ho ottenuto l’ok e sono volata da sola a Maiorca, dove non conoscevo nessuno.
Com’è stato l’impatto con la vita nell’isola?
Ho respirato subito un’aria nuova: mi sono accorta che lì i ritmi di lavoro erano decisamente meno frenetici e che le persone all’aperitivo parlavano di tutto fuorché di lavoro, come invece spesso accadeva a Milano. L’isola inoltre, a differenza di quanto si possa pensare, non è solo una splendida meta turistica, ma ha un tessuto imprenditoriale molto vivace: qui si concentrano alcune fra le imprese più innovative a livello mondiale per quanto riguarda i servizi al settore travel. Due anni dopo ho iniziato a lavorare per una startup locale in rapida crescita e l’anno successivo, con il mio socio Eduardo Sarciat, ho deciso di fondare la società Agua3, realtà specializzata in soluzioni avanzate di digital marketing applicate al turismo.
Di cosa vi occupavate, nello specifico?
Con il team che ci ha affiancato abbiamo sviluppato Ad Machina, una piattaforma innovativa generatrice di contenuti per Google Ads basata sull’intelligenza artificiale. La risposta del mercato è stata molto positiva.
Nel 2021 l’acquisizione da parte di Making Science, società internazionale che ha tre sedi anche in Italia.
Un passaggio molto importante che ha portato un forte impulso allo sviluppo tecnologico e alla commercializzazione del prodotto, adottato da grandi gruppi come Iberostar Riu o Bahia Principe. Oggi coordino un team internazionale di 30 persone, per metà spagnoli per metà provenienti da altri Paesi.
E siete a caccia di nuovi talenti, alla ricerca di una prospettiva di crescita professionale in un ambiente innovativo, ma anche dalla non meno allettante possibilità di vivere alle Baleari.
Nella sede Making Science di Maiorca sono previste ben 30 nuove assunzioni di figure in ambito digital e digital marketing: alcuni profili sono aperti a figure madrelingua italiane: le selezioni sono aperte!
Il suo è un percorso di successo, frutto anche di una forte determinazione. Quanto deve al bagaglio formativo?
Ho una laurea specialistica in Marketing: a distanza di anni mi accorgo chiaramente che il valore dei miei anni alla Bocconi, ancor più che nelle nozioni apprese, sta innanzitutto nel mindset che ho respirato. Un mindset internazionale – che mi ha aiutato a immaginare il mio futuro fuori dai confini nazionali –orientato all’innovazione, con proposte dal taglio pratico, dalle simulazioni ai progetti commissionati dalle aziende. Un mindset al tempo stesso anche molto competitivo, finalizzato al miglioramento continuo: una mentalità che mi ha fatto raggiungere traguardi importanti, ma che molte volte ha messo a rischio il mio equilibrio. Qui a Maiorca sento di aver trovato la giusta dimensione anche in questo senso.