Donne e discipline STEM: il gap inizia dai banchi di scuola
Sconfiggere i pregiudizi, superare gli stereotipi e arrivare alla parità di genere. Sono questi alcuni degli obiettivi della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza che si tiene ogni anno l’11 febbraio. L’evento è stato istituito nel 2015 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ed è patrocinato dall’UNESCO.
Dati alla mano, le donne che lavorano nelle materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) sono ancora poche, in particolare nel settore dell’automazione, dove l’attuale carenza di talenti e manodopera qualificata rende importante attirare più forza lavoro femminile. Secondo l’Eurostat, nel 2021, le donne rappresentavano solo il 21% degli scienziati e ingegneri nel settore manifatturiero.
Nel 2022, l’analisi di McKinsey ed Eightfold AI della forza lavoro europea ha rilevato che le donne occupavano solo il 22% di tutti i ruoli tecnologici nelle imprese europee. Anche nei ruoli dirigenziali, lo scorso anno solo il 24% dei ruoli di leadership nel settore tecnologico era ricoperto da donne. Infine, il Global Gender Gap Report 2023 del World Economic Forum ha posizionato l’Italia al 79° posto, su 146 paesi a livello globale, per la parità di genere.
L’Università di Ferrara rovescia le statistiche
Secondo l’ultimo rapporto dell’Anvur, in Italia, le studentesse che si iscrivono a un corso di laurea in una disciplina STEM restano una minoranza, ma all’Università di Ferrara la quota supera il 50% e il trend è positivo. Secondo i dati elaborati da Unife, negli ultimi tre anni le donne immatricolate hanno superato il 60% e quelle iscritte nell’anno accademico attuale in un corso di laurea STEM sono più del 63%. Anche l’indice di Glass Ceiling, ossia quelle barriere invisibili che impediscono o complicano la crescita in ambito professionale delle lavoratrici, è passato dallo 2,28% nel 2020 al 2,03% nel 2022. La probabilità relativa delle donne, rispetto agli uomini, di raggiungere le posizioni apicali della carriera accademica è salita dello 0,25.
«Il lavoro da fare certamente è lungo, ma il nostro Ateneo è sulla buona strada e io sono orgogliosa di questo trend – dichiara la Rettrice Laura Ramaciotti -. Bisogna continuare a ridurre le differenze di genere nel mercato del lavoro e permettere alle donne non solo di affermarsi e utilizzare un potenziale culturale e manageriale inespresso, ma anche di rappresentare un volano per le generazioni future. È necessario invertire la rotta che è culturale e sociologica: non esiste nessun ostacolo per la formazione Stem delle donne che vanno attirate ad avvicinarsi alle materie scientifiche anche per la rilevanza degli sbocchi occupazionali. L’Università ha il compito di sradicare gli stereotipi legati alla presunta maggiore inclinazione delle donne per le materie umanistiche e degli uomini per quelle scientifiche».
Trasformare le le percezioni e coinvolgere di più
Ma come incoraggiare le donne a lavorare nel settore dell’automazione? È la domanda che si è posta l’azienda OMRON, uno dei leader mondiali nel campo dell’automazione. Secondo Chiara Rovetta, Field Communication Manager di OMRON Italia «incoraggiare un maggior numero di donne a perseguire carriere nell’automazione è importante a molti livelli». Come incentivare le ragazze a intraprendere carriere accademiche e professionali nelle carriere STEM? «Cambiando il modo in cui le professioni tecniche e scientifiche vengono raccontate – afferma Rovetta –. E diffondendo la cultura delle STEM. Le donne sono determinate nella ricerca delle soluzioni; lo abbiamo sperimentato anche in fase Covid, durante la quale hanno saputo gestire tematiche in urgenza con capacità organizzative e di problem solving incredibili».
Le borse di studio firmate iliad
Sempre in ambito STEM, iliad Italia ha lanciato l’iniziativa “iliadship”, un progetto a lungo termine che punta a sostenere gli studenti universitari nella crescita formativa e professionale.
Per i prossimi dieci anni, l’obiettivo è quello di fornire ogni anno 10 borse di studio per corsi di laurea magistrale in materie STEM, Scienze Sociali e Literature dal valore di 15.000 euro ciascuna, e accompagnare ogni studente da un tutor e da un mentor iliad. La prima edizione è appena partita e ad aprile si apriranno le candidature per selezionare i prossimi dieci vincitori del bando.
Qui maggiori informazioni sulle candidature.
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