Innovalley, la rete che fa ricerca e innovazione in Valle Isarco
InnoValley è il network costituito dalle sei imprese Alupress, ACS/Infominds, Barbieri Electronic, Duka, Microtec e Progress che nel 2020 si sono unite con forma giuridica propria. L’obiettivo? Creare continuamente nuovi stimoli per l’economia e la società, contribuendo al miglioramento sostenibile del territorio della Valle Isarco.
Questo polo dell’innovazione offre opportunità creative per realizzarsi dentro e fuori l’ambito lavorativo, grazie alla connessione che instaura tra mondo del lavoro, della formazione, della scienza e della ricerca. “InnoValley nasce nel 2014 – spiega Michael Reifer, CEO – come idea di un’area economica integrata nella Valle d’Isarco. Fin dal primo momento, la problematica più grande era la mancanza di professionisti, da noi in Alto Adige così come nel resto del mondo; abbiamo quindi deciso di porci degli obiettivi concreti e siamo arrivati al 2019 con 36 proposte di progetto ben definite. Ad oggi sono soddisfatto del network che abbiamo creato, un network solido, in continua crescita e che contribuisce non soltanto al turismo ma anche al mercato del lavoro. Fin dal primo momento, infatti, ci siamo spesi nel garantire un servizio di accoglienza valido per tutti i nuovi lavoratori e, contemporaneamente, collaborare con le scuole, così da investire nei lavoratori del futuro”.
Sono molteplici i progetti che si sviluppano quotidianamente all’interno di InnoValley, e toccano molte aree dell’innovazione, come l’educazione (in collaborazione con enti formativi e istituti di scienze dell’educazione è stato lanciato un programma destinato a ripensare l’approccio STEM) e l’onboarding (attraverso la ricerca e lo sviluppo di servizi applicabili su scala regionale a favore della crescita personale e lavorativa di neoassunti e apprendisti).
“Nello specifico – continua Reifer – la Camera di Commercio e la Val Pusteria vorrebbero collaborare con noi in merito a questi servizi di accoglienza: il mercato, infatti, è molto ampio e non solo per l’industria, ma anche per il turismo, il settore sanitario e molti altri ancora”.
I progetti, dalle scuole alle smart card per i lavoratori
I progetti attualmente attivi sono parecchi, e coinvolgono l’elaborazione di un nuovo approccio di apprendimento nelle scuole – che includa materie come il design thinking e l’interazione con le aziende del territorio – ma anche servizi innovativi come l’introduzione di una smart card per i lavoratori. “È nostra premura distinguerci per l’offerta di nuovi posti di lavoro e renderci attrattivi a livello regionale. Per fare ciò, però, è necessario investire tempo e risorse nel marketing, essere presenti sui social e continuare a promuovere un approccio innovativo online e non solo. Per quanto riguarda gli eventi, invece, ne abbiamo organizzati di tutti i tipi: di accoglienza, di integrazione, in città, in montagna, al monastero di Novacella; insomma, qualsiasi occasione è ottima per conoscere e collegare nuove realtà”.
Il contesto altoatesino costituisce sicuramente un background ideale in cui sviluppare iniziative come questa: tra le numerose attrazioni turistiche, l’elevata qualità della vita, la forte economia e l’ambiente favorevole per le imprese, non sono molte le regioni europee che possono offrire un potenziale così unico. “La chiave del successo del nostro network – spiega Reifer – sta nella collaborazione. Siamo parte di una realtà molto piccola, in cui è importante che ognuno metta sempre del proprio; noi di InnoValley intendiamo contribuire con concetti e prototipi di servizi concreti ed attuabili a livello regionale”.
Startup e intelligenza artificiale
InnoValley è inoltre da considerarsi una vera e propria officina per l’imprenditoria, in quanto sostiene le idee creative e ingegnose dei cittadini e crea uno spazio d’incontro unico per connettere startup e fondatori/trici audaci con imprese di successo. “Attualmente – continua Reifer – ci stiamo concentrando su un servizio che segua le startup nella loro fase iniziale, con l’obiettivo di indagare tutte le necessità degli imprenditori prima di trovare un investitore. Nello specifico, in collaborazione col Covision Lab, intendiamo avvicinarci a startup che trattano di intelligenza artificiale applicata, ed il primo kick-off si terrà quest’anno”.
Nel quadro dell’iniziativa InnoValley, infatti, sette imprese leader nel settore tech hanno unito le forze e dato vita a Covision Lab (soprannominato il ‘faro’), un consorzio che mira ad accorpare tutto il know-how nel campo dell’elaborazione immagini (computer vision) facilitandone il trasferimento all’industria. La sua potenza radiante nel campo della ricerca applicata e della tecnologia avanzata conferisce visibilità internazionale all’area economica della Valle Isarco, ed i primi grandi successi già sono misurabili: “Covision è sicuramente una delle soddisfazioni maggiori – conclude Reifer – e costituisce non soltanto un aggancio tech di fondamentale importanza, ma anche un punto di ritrovo molto ambito dai ricercatori nazionali ed internazionali. In futuro vogliamo avvicinare più persone possibili a questa rete che stiamo costruendo, e spiegare alle persone che il successo di un’azienda lo fanno la cura e la passione dei suoi lavoratori, ciascuno con la propria storia alle spalle”.