Khan Academy e Chatbot AI: il futuro dell’apprendimento è personalizzato
L’introduzione di strumenti di Intelligenza Artificiale (AI) conversazionale come ChatGPT, in grado di rispondere a molte domande, generare idee e produrre testi, ha avuto un impatto significativo anche sul mondo dell’istruzione, suscitando un acceso dibattito. Da un lato, c’è un crescente entusiasmo per le opportunità offerte da questa trasformazione tecnologica, tra cui la possibilità di rendere l’istruzione più accessibile, pertinente e su misura, riducendo le disparità. Dall’altro, emergono preoccupazioni legate all’affidabilità, alla parzialità e alla privacy dei dati gestiti dai chatbot AI.
I chatbot-tutor
Alcune piattaforme come Khan Academy, organizzazione educativa no-profit con la missione di fornire un’istruzione gratuita e globale a chiunque e dovunque, e Duolingo, una delle principali app per imparare le lingue straniere, hanno già introdotto dei chatbot-tutor basati su GPT-4, una versione avanzata del modello linguistico sviluppato da OpenAI, accendendo l’interesse sui vantaggi concreti dell’insegnamento automatizzato.
La scorsa primavera, il TED Talk di Sal Khan, amministratore delegato della Khan Academy, ha riscosso milioni di visualizzazioni, ispirando fiducia in un utilizzo positivo dell’AI per quella che potrebbe essere considerata la più grande rivoluzione mai vista nell’istruzione. Durante il suo intervento, Sal Khan illustra i principali vantaggi e casi d’uso di Khanmigo, chatbot AI sperimentale progettato per offrire agli studenti un tutor dedicato e agli insegnanti un assistente personale, ad esempio in quei compiti che consumano tempo come la pianificazione delle lezioni. I primi a provarlo sono stati gli studenti della Khan Lab School nella Silicon Valley e lo stanno ora testando le scuole dell’Indiana, del New Jersey e di altri Stati.
Dialogo, non risposte preconfezionate
Khanmigo interagisce in modo diverso rispetto agli strumenti di AI che ci stiamo abituando a conoscere, come ChatGPT. Il sistema memorizza le conversazioni con gli studenti, in modo che i loro insegnanti possano rivederle. Inoltre, è stato progettato per non fornire le risposte agli studenti ma per accompagnarli nel processo di ragionamento affinché siano loro a trovare la soluzione. Se lo studente commette errori, Khanmigo è in grado di identificarli e, anche in questo caso, non esplicita la correzione ma interroga, con un approccio che possiamo definire quasi “socratico”, lo studente, chiedendo le motivazioni alla base di quel pensiero.
Il chatbot è un efficace tutor in vari ambiti che spaziano dalla matematica alla programmazione alla composizione di testi. Una delle principali obiezioni in proposito è che questo genere di strumenti inficia la capacità di scrittura dei giovani, proponendo loro dei testi già confezionati. Al contrario, Khanmigo collabora attivamente con gli studenti in quest’attività: se, ad esempio, il compito assegnato prevede la creazione di una storia fantasy, lo studente inizia a scrivere un paio di righe, il tool ne scrive altre due e si procede così fino alla fine, con una modalità di lavoro cooperativa. Un altro uso di Khanmigo riguarda la lettura e comprensione dei testi: lo strumento, come se fosse un vero insegnante nel corso di un esame orale, sottolinea dei passaggi nel brano e pone delle domande allo studente, che spaziano dal significato di una specifica parola in quel contesto alla validità di un passaggio nel sostenere o meno la tesi dell’autore.
Verso un’esperienza a misura di studente
Sebbene siamo ancora agli inizi, piattaforme con queste funzionalità mostrano già un enorme potenziale per garantire, in un prossimo futuro, un’esperienza personalizzata a tutti gli studenti, colmando le lacune nei sistemi scolastici e veicolando conoscenze in un modo più rapido, efficiente e coinvolgente di quanto sia possibile oggi.
Se questo sarà un nuovo capitolo nella storia dell’istruzione, è cruciale l’impegno di tutti per assicurare che venga scritto con responsabilità. Ciò implica la definizione di limitazioni e linee guida etiche e normative ben precise, l’intervento tempestivo di fronte ad eventuali problemi e il focus sui casi d’uso positivi, come afferma Sal Khan. Il miglior scenario che possa verificarsi è quando l’Intelligenza Artificiale diventa nostra alleata, potenziando l’Intelligenza e l’apprendimento umani.