Le sfide dell'attrazione del personale nel mondo legal

L’attrazione di figure professionali altamente specializzate nell’ambito legale presenta oggi diverse difficoltà. Secondo Lawsons, azienda specializzata nel supporto a dipartimenti legali aziendali e amministrativi, quasi il 40% di queste realtà prevede delle difficoltà nella fase di recruiting dei profili professionali per i prossimi tre anni. Ad alimentare questo problema, ci sono diversi fattori che interessano il mercato del lavoro.

Il gap tra domanda e offerta

Secondo i dati di Grand View Research, il settore legale per le aziende sta richiedendo sempre più figure professionali specializzate. Mentre le organizzazioni espandono le operazioni e i servizi globali, il numero di normative da rispettare aumenta, creando una domanda per un approccio integrato alla governance legale, alla gestione del rischio e alle conformità (GRC). Nonostante queste premesse, l’offerta di professionisti con competenze aggiornate e qualificate non sembra crescere allo stesso ritmo. Le aziende si ritrovano quindi a dover adottare strategie di employer branding altamente concorrenziali, offrendo pacchetti retributivi adeguati, opportunità di crescita professionale e un ambiente di lavoro stimolante, internalizzando le competenze di cui necessitano.

Attrarre le nuove generazioni

Oltre al settore, cambiano anche le aspettative e le necessità dei dipendenti. Per essere attrattive, le aziende devono porre maggiore attenzione alle necessità dei lavoratori, sempre più indirizzati verso un posto di lavoro che permetta l’equilibrio tra la vita lavorativa e personale. Oggi più che mai questo orientamento aziendale costituisce una vera e propria scelta strategica capace di rendersi competitivi all’interno del mercato del lavoro.

Integrare le nuove tecnologie

Tecnologie avanzate come il Machine Learning (ML) e l’intelligenza artificiale aiutano i professionisti ad automatizzare alcuni processi e a utilizzare le proprie risorse e il proprio tempo in operazioni legali essenziali. Queste tecnologie consentono alle aziende di redigere e valutare contratti, nonché di estrarre le informazioni dai documenti. Si prevede inoltre che l’analisi dei big data offra prospettive di crescita favorevoli. Gli studi legali possono identificare nuove correlazioni inesplorate tra i dati utilizzando il machine learning e l’intelligenza artificiale su set di dati di grandi dimensioni, consentendo loro una maggiore capacità di mitigare i rischi, personalizzare soluzioni, ottimizzare la consegna e prevedere i risultati in base alle richieste dei consumatori.

Lorenzo Trigila, Executive Director di Lawsons, commenta: «Una delle chiavi per attrarre i migliori esperti in ambito legale è creare un ambiente di lavoro che favorisca il benessere, promuova lo sviluppo professionale e valorizzi l’individualità. I professionisti e i manager del mondo legal stanno sviluppando nuove necessità, come il bisogno di sentirsi parte di un’organizzazione che investe nel loro futuro, capace di creare un ambiente in cui poter acquisire sempre nuove competenze -continua Triglia -, il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende, le società di consulenza e gli studi legali nella ricerca dei profili giusti, supportandoli nella costruzione di team solidi e motivati, essenziali per il successo a lungo termine».

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