Machine Learning e intelligenza artificiale: le competenze IT più richieste secondo TimeFlow

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono ormai fondamentali per il funzionamento delle imprese, con l’evoluzione di Internet e l’emergere di tecnologie sempre più complesse. In questo contesto, le aziende necessitano di specialisti qualificati per navigare in ambienti digitali caratterizzati da un’elevata intensità di dati.

Secondo un’indagine condotta da Ernst & Young, l’81% delle organizzazioni intervistate evidenzia una carenza di competenze tecniche, ritenendo necessario rinnovare le skills tecnologiche per mantenere la competitività. Entro il 2025, il 28% delle aziende prevede di aggiornare le competenze tecnologiche di un terzo dei propri dipendenti. Tuttavia, solo il 19% delle organizzazioni ha implementato una tassonomia delle competenze, sottolineando l’urgenza di un approccio più strutturato nella gestione del talento.

Un’istantanea del settore IT e delle difficoltà riscontrate nella ricerca di specialisti è fornita dall’Osservatorio elaborato da TimeFlow, una startup che facilita le aziende nella ricerca e gestione di professionisti Tech e fornitori IT a livello internazionale.

Tra le competenze che le aziende intendono integrare nel futuro prossimo, spiccano l’innovazione tecnologica e la sicurezza informatica. Machine Learning (ML) e Intelligenza Artificiale (AI) sono le competenze più richieste, con il 26,19% delle preferenze, riflettendo un focus sulle tecnologie avanzate che trasformano modelli di business e processi operativi. Lo sviluppo software, compreso front-end, back-end e full-stack, segue con il 19,05%, evidenziando la sua continua rilevanza. La cybersecurity è citata dal 9,52%, sottolineando l’importanza crescente della protezione dei dati e dei sistemi.

Le competenze in Blockchain, Business Intelligence, Cloud computing, Project Management, DevOps e UI/UX mostrano un interesse variegato che abbraccia sia tecnologie emergenti che consolidate, fondamentali per lo sviluppo di nuovi servizi digitali e la gestione efficace dei progetti.

Le principali criticità nella ricerca di talenti includono il tempo e lo sforzo necessari per trovare nuovi fornitori, con il 46,97% delle aziende che trova questa attività dispendiosa. Inoltre, il 39,40% segnala una mancanza di strumenti adeguati per il monitoraggio dei fornitori, mentre il 36,36% riscontra difficoltà nel valutare tecnicamente i fornitori stessi.

Anche l’affidabilità dei fornitori rappresenta una sfida, con il 31,82% delle aziende che lamenta la mancanza di garanzie sufficienti. La gestione manuale delle relazioni commerciali è un altro problema, segnalato dal 30,31% dei rispondenti, suggerendo la necessità di maggiore automazione e digitalizzazione dei processi. Infine, il 27,28% delle aziende nota la mancanza di un database pubblico e accessibile per la ricerca di fornitori IT, evidenziando un’ulteriore area di miglioramento.

 

Nella foto: il team di TimeFlow

Ti potrebbe interessare