Mariarita Costanza, dalla Murgia Valley a Everywhere per promuovere il "benessere interno lordo"
Oggi DigiLogos ha il piacere di ospitare Mariarita Costanza, CEO e co-fondatrice della startup Everywhere SB (Società Benefit), che offre alle aziende soluzioni su misura per favorire crescita e benessere delle proprie persone, con impatti positivi su soddisfazione e produttività.
Alle spalle una lunga e fertile carriera, contrassegnata dal coraggio di sognare in grande, che l’ha portata ad essere uno dei personaggi di spicco nello scenario tecnologico e digitale italiano: dalla fondazione, insieme al marito Nicola, di Macnil, la prima azienda di fleet management sul territorio nazionale, alla creazione a Gravina, nella sua amata Puglia, del polo high-tech della Murgia Valley, che promuove l’innovazione tecnologica in un territorio a vocazione agricola, offrendo tante nuove opportunità ai giovani, altrimenti costretti a cercarle fuori confine.
Imprenditrice, moglie e mamma: Mariarita è una donna di straordinaria forza d’animo, capacità di visione ed empatia che rappresenta a 360° un role model per chiunque creda che un sogno non sia troppo impossibile da realizzare.
Nell’era del digitale diventa sempre più importante proteggere quello che Luciano Floridi, professore di Filosofia ed Etica dell’Informazione, chiama il nostro capitale semantico, ovvero quel patrimonio di saperi, idee, storie e culture che, in quanto esseri umani, ereditiamo, raffiniamo e trasmettiamo alle generazioni future. Un buon uso del capitale semantico è imprescindibile per dare un senso e significato a noi stessi e al mondo che ci circonda: come Everywhere, che è un’azienda benefit, concorre alla tutela e alla valorizzazione di questo capitale semantico?
In Everywhere riteniamo che il benessere delle persone sia fondamentale per vivere al meglio il contesto professionale e non solo. Per riuscirci davvero, è necessario che ciascuno rimuova le maschere, che spesso indossa quando varca le soglie del posto di lavoro, ed intraprenda un lavoro introspettivo, volto alla conoscenza di se stesso e della propria autenticità.
Le aziende, a nostro avviso, ricoprono un ruolo chiave in questo processo e noi vogliamo esserci per supportarle attraverso una piattaforma di servizi integrati e personalizzati tra cui, ad esempio, esperienze formative immersive e spettacolari, nel senso letterale del termine, dato che spesso avvengono su un palco con veri e propri set cinematografici ed il coinvolgimento di registi del calibro di Sergio Rubini, scrittori come Francesco Carofiglio, fotografi e musicisti.
La sinergia tra forme d’arte e training permette di toccare le corde più profonde dell’animo umano, coinvolgendo attivamente le persone e offrendo loro l’opportunità di mettersi alla prova in uno scenario inusuale, dove è possibile adottare ruoli e punti di vista differenti.
I percorsi che Everywhere propone mirano a generare nelle aziende una maggiore comprensione e consapevolezza del capitale semantico di ciascuno – inteso come bagaglio individuale di storie ed esperienze – così da favorire la crescita delle persone. A tutto ciò si aggiunge un altro tassello, legato alla valorizzazione socio-economica di territori minori e piccoli borghi, caratterizzati da un capitale semantico pregnante in quanto a storia e tradizioni: molte delle esperienze disegnate da Everywhere hanno come sfondo luoghi tipici e affascinanti della nostra penisola, ancora poco conosciuti ed estranei ai grandi flussi turistici.
In poche parole, riusciamo a far sì che le persone in azienda possano vivere i percorsi intrapresi per la ricerca della propria autenticità in territori altrettanto autentici e senza filtri: questa condizione, nella sua unicità, è un potente acceleratore nello sviluppo della consapevolezza di sé.
Nel nostro Paese si è registrato, in particolare in alcuni contesti, come quello della pubblica amministrazione e delle piccole e medie imprese, un passo indietro rispetto allo smart working: sembra che quel cambio di paradigma lavorativo, innescato dalla pandemia, fatichi a radicarsi. In che modo il modello organizzativo offerto da Everywhere si propone di abbattere le barriere delle aziende su questo fronte? Pensi che ci sia spazio per un futuro in cui il remote working possa diventare davvero smart?
Su questi temi l’Italia è culturalmente indietro per diversi fattori, tra cui la conformazione delle aziende, l’abitudine al controllo, la percezione errata della quantità di lavoro come indice di qualità dello stesso. La nostra visione per il prossimo futuro è positiva: vediamo un domani in cui il lavoro ibrido o meglio ancora l’”ufficio diffuso” saranno la normalità, consentendo alle persone di gestire in modo flessibile spazi e tempi lavorativi, con un focus mirato sugli obiettivi e non sugli orari, in coerenza con un progetto aziendale condiviso di cui si sentano parte.
La missione di Everywhere è accompagnare passo dopo passo le aziende in questa direzione: se da un lato dialogare con le grandi aziende, dove lo smart working è già validato e concepito come un valore, è più semplice, non è altrettanto immediato veicolare questo approccio nelle pmi che, se non si adegueranno ai nuovi cambiamenti provenienti dal basso nelle esigenze dei lavoratori, rischiano di perdere una grande opportunità, accelerando il fenomeno della fuga dei cervelli all’estero, dove queste tematiche sono ormai consolidate, già dal periodo pre-pandemico.
Tenendo conto delle differenze culturali nelle organizzazioni, crediamo nell’efficacia di un approccio differenziato e graduale in base al livello di maturità: ad esempio nelle pmi non partiamo da subito con la proposta di un modello di smart working, ma puntiamo su concetti legati al miglioramento dell’engagement e del benessere dei collaboratori: la chiave per la diffusione del lavoro agile anche in questi contesti è dimostrare che un modello organizzativo di questo tipo sia vincente e contribuisca nel concreto alla produttività.
Secondo numerose statistiche, la Generazione Z, che costituirà il 30% della forza lavoro entro il 2030, attribuisce molta importanza all’equilibrio vita-lavoro e alla salute mentale, di cui si parla sempre più spesso: solitudine e disagi legati ad ansia, incertezza e stress sono oggi temi caldi. A questo proposito, uno dei pilastri del purpose di Everywhere è la Bilosofia. Puoi raccontarci di cosa si tratta e come si traduce, fattivamente, nei servizi di welfare offerti dalla vostra piattaforma?
La Bilosofia è la filosofia del “benessere interno lordo” che rappresenta il fine ultimo di tutti i servizi della nostra piattaforma: in Everywhere crediamo che dalla combinazione di tre diverse forme di benessere – fisico, mentale e relazionale – possa scaturire un tangibile miglioramento della produttività.
Le linee manageriali delle diverse imprese che hanno accesso alla nostra piattaforma possono scegliere tra un’ampia varietà di servizi per i propri team, tra cui: la consulenza psicologica con una rete di esperti con cui abbiamo stipulato delle partnership; la consulenza nutrizionistica per promuovere uno stile di vita sano a partire dalla tavola; il coaching con percorsi sia pre-definiti che su misura in base alle specifiche esigenze; il co-working virtuale per essere a contatto e collaborare con il proprio team anche in full remote tramite un avatar.
Abbiamo acquistato dei terreni nel metaverso dalla blockchain company siciliana Coderblock per edificare gli spazi di co-working, cui è possibile accedere sia con che senza visore: questa è un’ opportunità per alimentare un network di valore non solo con i propri colleghi, ma anche con le risorse di altre imprese presenti nel metaverso, che condividono un forte orientamento all’innovazione e una linea comune nel riconoscere il ruolo del progresso tecnologico come facilitatore delle relazioni sociali.
Offriamo inoltre degli “smart plan” che consistono in esperienze congiunte di formazione e lavoro in svariati territori italiani, da selezionare in base alla tipologia di team e all’attività da svolgere: si pensi, ad esempio, a quanto possa fare la differenza partecipare a un brainstorming in un luogo suggestivo e tranquillo, capace di suscitare meraviglia e risvegliare l’immaginazione o ancora a quanto possa risultare entusiasmante per una piccola realtà vivere un’esperienza in un grande centro, vibrante di energia e di nuove idee.
Abbiamo parlato di benessere e di quanto questo per noi rappresenti un pilastro fondante nella struttura organizzativa che proponiamo: la nostra sfida è creare un framework di misurazione e monitoraggio dell’efficacia di tale struttura, integrando parametri quali-quantitativi. A tal fine, abbiamo stretto accordi con partner specializzati in modelli di Intelligenza Artificiale, verticali nel settore Risorse Umane (HR): tramite gli indicatori rilevati dalla funzione HR sarà anche possibile prevenire possibili situazioni di crisi, stress e burnout da parte dei dipendenti, inviando una notifica di avviso al manager di riferimento così che possa mettere in campo le iniziative che reputa più opportune tra quelle presenti in piattaforma.
Facendo tesoro della tua esperienza di vita personale e professionale nei tanti ruoli che ricopri come donna, mamma, moglie, imprenditrice, quali sono le tre regole d’oro che daresti ai giovani talenti che si affacciano oggi sul mercato del lavoro?
La prima regola d’oro è non abbandonare mai un sogno. La filosofia che mi ha guidata sin dagli inizi del mio percorso è: “Nulla è impossibile a meno che non sia tu a dirlo”: bisogna credere nei sogni intesi come mete e ambizioni da traguardare con determinazione, spirito di sacrificio e volontà di imparare dai propri errori, senza porsi limiti o sottovalutarsi.
La seconda regola è rimanere focalizzati sui propri obiettivi ma al contempo volgere lo sguardo intorno per capire se l’idea che si sta portando avanti risponde effettivamente a un’esigenza, se è in grado di risolvere un problema reale.
La terza regola, strettamente connessa alla seconda, è non fermarsi a stimare il profitto economico della propria soluzione ma valutarne la rilevanza e l’impatto umano, sociale e territoriale, secondo una logica di sostenibilità a tutto tondo per costruire insieme un futuro migliore per tutti.