Tecnologia per il recruiting, e sempre un feedback al candidato: nCore raccoglie 2 milioni

L’intelligenza artificiale alleata dei recruiter: la società HR-Tech nCore ha chiuso un round di finanziamento pre-Series A per un totale di due milioni di euro, grazie all’ingresso di Vertis Sgr, l’unica Sgr presente nel Mezzogiorno attiva nella gestione di Fondi di private equity e di venture capital.

«Sono entusiasta di annunciare l’ultimo sviluppo significativo per nCore: un aumento di capitale che segna un nuovo capitolo nella nostra storia di crescita e innovazione. Questo non sarebbe stato possibile senza il nostro costante impegno nell’innovazione e l’adattabilità del nostro software alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro – spiega Enrico Ariotti, cofounder di nCore -. L’ingresso di Vertis in nCore rappresenta un’opportunità straordinaria per accelerare la nostra leadership in Italia e intraprendere un ambizioso percorso di internazionalizzazione. Con la loro esperienza e risorse, siamo pronti a presidiare nuovi mercati, adattando la nostra tecnologia e strategie per soddisfare una varietà di esigenze globali nell’ambito del recruiting. Inoltre, desidero esprimere un profondo ringraziamento a tutto il team di nCore: senza la loro passione, competenza e duro lavoro, questi traguardi sarebbero rimasti irraggiungibili. Le prospettive future di nCore sono promettenti, l’intelligenza artificiale generativa con i nostri modelli addestrati su milioni e milioni di dati porteranno ad una evoluzione e accelerazione di questo settore senza eguali».

«Siamo entusiasti di unire le forze con nCore in questa fase molto importante di crescita e innovazione. La nostra decisione di investire in nCore deriva da un’attenta valutazione del loro impegno nell’innovazione nel settore del recruiting e della tecnologia – spiega Giulio Valiante, Operating Partner Vertis SGR -. Crediamo fermamente che la loro piattaforma, in un momento in cui il digitale sta trasformando ogni aspetto del lavoro, rappresenti la risposta ideale alle esigenze di modernizzazione e digitalizzazione nel recruiting. nCore si distingue per il suo approccio unico e per il team di esperti che ha dimostrato di essere in grado di anticipare e soddisfare le esigenze in rapida evoluzione del mercato. Siamo sicuri che questa collaborazione accelererà ulteriormente la loro crescita e espansione, sia in Italia che a livello internazionale».

Come funziona

NCore è un sistema in 13 lingue, cucito ad arte, grazie all’elevata capacità di adattabilità alle esigenze dei recruiter ma anche di chi si candida. Il processo di candidatura proposto da nCore HR è alquanto semplice: possono bastare una mail e un Cv. A lavorare è poi l’intelligenza artificiale che aiuta a mappare e incasellare i vari profili, con la possibilità di suggerire sessioni di assessment e interviste video, asincrone, con risposte aperte. Un sistema che manda in pensione quel ricorrente «le faremo sapere», spauracchio di molti candidati: ad ognuno infatti, nessuno escluso, arriva un feedback, anche quando la selezione non è superata. Un feedback articolato, che spiega al candidato quali siano le aree o le skill da potenziare per poter superare la selezione.

Questa tecnologia è già stata adottata da realtà quali Lamborghini, Bmw, Aruba, Saipem, Adecco. A delineare la carta di identità della tech company fondata da Enrico Ariotti e Aldo Toja sono i numeri: oltre 22 milioni di curricula ricevuti, 25 mila candidature gestite ogni giorno, un milione di video colloqui effettuati, 100.000 mail inviate (ogni giorno), oltre 60 Paesi raggiunti.

Nella foto: Aldo Toja ed Enrico Ariotti

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