
NODI, il progetto che connette i talenti sardi: intervista a Federico Esu
La Sardegna è una terra di straordinaria bellezza, ma come molte regioni d’Europa affronta sfide complesse: lo spopolamento, la carenza di opportunità professionali e la difficoltà nel valorizzare il proprio capitale umano. In questo contesto nasce NODI, un progetto pan-regionale che non si limita a creare connessioni tra individui, ma che lavora attivamente per costruire un ecosistema di opportunità e trasformazione.
Alla guida di questa iniziativa c’è Federico Esu, fondatore di NODI e del podcast ITACA. Con un solido background internazionale, Federico ha vissuto per anni fuori dall’isola, lavorando in contesti strategici tra diritto, innovazione e politiche pubbliche. Oggi, con NODI, punta a valorizzare il talento (sardo e non, e ovunque esso si trovi) e a rendere la Sardegna non solo un luogo da cui partire, ma anche una destinazione per chi vuole innovare e costruire.
Da dove nasce NODI?
L’idea è nata nel tempo. ITACA è stato il primo tassello: un podcast nato nel 2021 che raccoglie le storie di chi è partito, tornato, rimasto o arrivato in Sardegna. Attraverso queste conversazioni è iniziata a sorgere organicamente una community. Non ho mai visto il podcast come un fine a sé: la mia ambizione era creare un senso di comunità e connettere gli individui attraverso conversazioni profonde, al di là dei propri titoli accademici e professionali, creando così dei rapporti duraturi. Un dialogo autentico che ha fatto emergere un bisogno più profondo: quello di creare una rete, un punto di riferimento per chi cerca connessioni e opportunità legate alla Sardegna. Da qui prende forma NODI, che non è semplicemente una community, ma un vero e proprio hub di iniziative che attivano connessioni tra persone, idee e progetti. L’obiettivo non è solo attrarre chi è partito, ma anche valorizzare persone sarde nel mondo e chi è rimasto, e infine accogliere chi sceglie di costruire in Sardegna.
Da Itaca poi il progetto si è evoluto. Ci puoi raccontare questo percorso?
NODI nasce come risposta a un’esigenza concreta: creare legami che generino impatto. Non si tratta solo di mettere in contatto persone, ma di abilitare collaborazioni e progettualità. Oggi NODI è una rete dinamica e inclusiva, che coinvolge professionisti di ogni settore – innovatori, imprenditori, creativi, ricercatori, artisti, etc. – con una visione comune: fare della Sardegna un luogo fertile per idee e nuove possibilità. L’iniziativa cresce grazie a un approccio partecipativo e volontario, dove ognuno può contribuire con le proprie competenze ed esperienze. NODI non è una struttura rigida, ma una rete che si evolve costantemente, alimentata da chi ne fa parte.
Nello specifico, quali progetti portate avanti con NODI?
NODI opera su diversi livelli, con iniziative che spaziano dal mentoring agli eventi pubblici, fino al supporto a progettualità specifiche. Tra le sue principali attività, spicca il podcast ITACA, che raccoglie storie di percorsi di vita legati alla Sardegna, creando un archivio vivente di esperienze e visioni. Attraverso eventi e incontri tematici, NODI offre occasioni di confronto, ispirazione e networking, mettendo in dialogo chi partecipa attivamente all’ecosistema sardo con chi desidera contribuire al suo sviluppo.
Un altro pilastro dell’iniziativa è il programma di mentoring, pensato per chi ha bisogno di confrontarsi con professionisti che hanno già vissuto esperienze simili, fornendo così un supporto concreto nella crescita personale e professionale. L’attenzione alle nuove generazioni si traduce anche in collaborazioni con scuole e università, con l’obiettivo di offrire agli studenti una prospettiva sulle opportunità professionali e mostrare come le competenze acquisite fuori possano trovare spazio anche nell’isola, e viceversa.
Oltre a queste attività, NODI si impegna nel supporto a progettualità locali, facilitando connessioni tra chi ha idee e chi può aiutarle a realizzarle, creando sinergie tra territorio, innovazione e comunità. Grazie a questo approccio, l’iniziativa si sta affermando sempre più come partner strategico e portatore di interesse, contribuendo alla creazione di ponti tra chi ha esperienza internazionale e le realtà locali.
Come si traduce questa “connessione” nel concreto?
NODI è un abilitatore: più che offrire soluzioni preconfezionate, crea connessioni che generano opportunità reali e di impatto. Qualche esempio concreto? Accanto ai numerosi “match” che abbiamo già fatto a due mesi dal lancio del programma mentoring, recentemente una professionista sarda che vive all’estero sta valutando di tornare in Sardegna con la sua famiglia, ma ha dubbi (plausibili) su come affrontare il cambiamento. L’abbiamo messa in contatto con altre donne che hanno vissuto un percorso simile e questi confronti possono aiutarla a rendere il ritorno più consapevole e meno incerto. Le storie come questa sono tante: chi trova un lavoro grazie a una connessione nata nella rete, chi scopre nuove collaborazioni, chi decide di investire su un progetto perché ha trovato il giusto supporto. È il cuore di NODI, creare connessioni autentiche che facilitano il contributo a distanza, il ritorno, l’arrivo o la permanenza in Sardegna, trasformando il potenziale in realtà concreta.
Cosa caratterizza i vostri eventi?
Gli eventi organizzati da NODI sono caratterizzati da un approccio multidisciplinare e aperto. Non si tratta di incontri settoriali, ma di occasioni dove persone con background diversi si incontrano e si contaminano. Sono eventi che celebrano il capitale umano dell’isola, mettendo in dialogo chi è partito, chi è tornato, chi è rimasto e chi ha scelto di trasferirsi in Sardegna. Momenti di confronto che mostrano le molteplici possibilità di costruire nell’isola, dall’isola, e per l’isola.
Un evento che ti ha colpito particolarmente?
Un evento significativo è stato “No Labels: Voices of the Unconfined” in partnership con RECUT. Abbiamo esplorato il tema dell’identità al di là delle categorie rigide e celebrato la multipotenzialità. Qui giovani, creativi e professionisti di diversi ambiti hanno trovato uno spazio libero di espressione e condivisione, riflettendo su cosa significa costruire un percorso non convenzionale.
Come immagini il futuro di NODI e della Sardegna?
L’obiettivo di NODI è rendere la Sardegna un luogo di opportunità concrete, non solo un territorio da cui si parte. La rete continua a crescere, coinvolgendo sempre più persone in un ecosistema dove chi ha idee può trovare supporto e connessioni. Il futuro di NODI è quello di rafforzare il senso di comunità, lavorando su strumenti e iniziative che possano facilitare il ritorno, la permanenza e l’arrivo di nuovi talenti. Uno dei messaggi chiave è che, se qualcosa manca, la si può creare: che si tratti di un lavoro, di un’iniziativa o di un’impresa. In questo senso, NODI non è solo un luogo di scambio, ma un acceleratore di possibilità. Ed è proprio questo il valore di NODI: trasformare legami in opportunità, connessioni in progetti, sogni in realtà.