«a, A» | Alfabeto | Un nuovo alfabeto per le imprese sostenibili
Ci sono parole che segnano la piega che prenderà un certo fenomeno, e noi d’ora in poi quelle parole le dovremo sempre scegliere con cura, anche quando parliamo di organizzazione e lavoro all’interno delle imprese. D’ora in poi, per costruite un discorso su organizzazioni e lavori sostenibili dovremo imparare una nuova grammatica e una nuova sintassi. D’ora in poi, per immaginare e scrivere le parole delle imprese dovremo usare un nuovo alfabeto.
È l’alfabeto scritto nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu. Tra questi ce ne sono alcuni che più di altri interessano le decisioni che riguardano organizzazioni e lavoro.
Eccoli, in ordine di apparizione, riportati qui sotto: attorno a questi obiettivi, analizzeremo buone pratiche e modelli di riferimento per orientare le scelte imprenditoriali e manageriali in tema di capitale umano.
Goal 5: Parità di genere
Ovvero «uguaglianza di genere ed empowerment di tutte le donne e le ragazze», che in pratica vuol dire sia garantire alle donne piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica, sia migliorare l’uso della tecnologia per aiutare il lavoro delle donne, piuttosto che adottare e rafforzare politiche concrete e leggi applicabili per la promozione dell’eguaglianza di genere.
Goal 8: Lavoro dignitoso e crescita economica
Ovvero «incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutte le persone», che si ottiene ripensando in modo più o meno radicale le politiche di gestione del personale.
Goal 9: Imprese, innovazione e infrastrutture
Ovvero «costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile», che passa anche attraverso originali strategie per la formazione continua e ricorrente delle maestranze.
Goal 12: Consumo e produzione responsabili
Ovvero «garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo», che portano con loro l’adozione di modelli di business più sostenibili, la cui realizzazione passa attraverso il coinvolgimento delle persone.